lunedì 30 marzo 2015

Il Cast di "Alla fine dei sogni"

Oggi giocando con una blogger, mi sono messa a fantasticare sul cast che avrei scelto per il mio libro, se fosse diventato un film.
Ovviamente tutti gli attori a cui ho pensato sono in versione "quando erano giovani"...

(Porca vacca, il tempo passa anche per loro.)

Ed ecco il mio CAST stellare!



MICHELA: Chaterine Zeta Jones






SILVIA: Uma Thurman







GIORGIO: Rupert Everett


















MARCO: Adrien Brody









ANDREA: Tom Hanks









CARLOS: Robert Downey Jr




lunedì 23 marzo 2015

Fahrenheit 451



A quale temperatura brucia la carta?
Una domanda terribile che ci si pone durante la lettura di questo breve e intensissimo romanzo.
La risposta la si trova nel titolo: Fahrenheit 451.
La storia di un vigile del fuoco in un mondo futuristico e distopico in cui chi detiene dei libri è un fuorilegge. Un mondo in cui i libri vengono bruciati, perché leggere crea esseri pensanti e non marionette pilotate dai talk show, di cui i governi necessitano.
E io credo che è davvero così che ci ridurremo un giorno, se non ricominceremo a nutrire le nostre anime con opere d'arte quali i libri, i quadri, la musica.
Finché non ci riempiremo gli occhi con la bellezza della natura! Il suono della pioggia, i profumi dei fiori, le risate dei bambini.
Fahrenheit 451, uno dei libri che mi ha fatto soffrire più di tutti.
L'immagine di un libro che brucia, fa accapponare la pelle.
Rende credibili quei personaggi che non abbandonano le loro biblioteche segrete, e che preferiscono bruciare insieme ai loro libri piuttosto che rassegnarsi a vivere in un mondo popolato da persone vuote, superficiali.
Infelici.
Lo consiglio a tutti, soprattutto alle troppe persone - soprattutto italiane perché all'estero fortunatamente sono molto più colte - che non leggono neanche un libro all'anno.
Ecco, leggessero questo piccolo capolavoro, forse si ravvederebbero.
Forse, salverebbero il mondo.

mercoledì 18 marzo 2015

I fratelli Karamazov



Ho appena finito di leggere "I fratelli Karamazov", un libro che mi ha nutrito per un mese e mezzo, che ho letto con voluta lentezza e goduto letteralmente pagina dopo pagina.
Qualcuno mi disse che dopo questa lettura avrei guardato il mondo con altri occhi, e aveva ragione.
Ciò che mi ha lasciato è una voglia di amare, a prescindere da tutto!
Sono sempre stata una persona piuttosto buona, ma lo ero così, istintivamente. Adesso ho una motivazione fortissima, che non saprei spiegare, e che mi spinge a comportarmi bene, ad amare il prossimo - perché ho pietà di esso, oltre che di me stessa - a porgere l'altra guancia!
Perché è così che si fa.
Perché me l'ha insegnato Aleksej Fëdorovic Karamazov.
Perché io un Aleksej lo conosco - chi non ne conosce almeno uno nella vita?? - e si chiama (guarda caso!) Alessandro :-)
È stato un viaggio indimenticabile, mi capitava durante la lettura di appisolarmi e avere la visione di una pioggia di luce dorata venire giù dal cielo.
Ecco l'effetto che mi ha fatto...
Luce d'orata.
Qualcosa di unico, mai sperimentato prima. E che questa mattina mi ha portato a pensare che grazie a questo libro avrò meno paura della vita, meno paura della morte. Perché qualunque cosa mi accadrà, Aleksej, Ivàn e Dmitrij saranno sempre con me.
Non sarò più sola!
"I fratelli Karamazov", la mia Bibbia.
Peccato solo che Dostoevskij sia morto prima di portare a compimento quest'opera, di cui questo libro non è che una prima parte.
Nella divertente prefazione, manifestò il suo desiderio di dimostrare, attraverso questo romanzo, il motivo per cui Aleksej - una persona qualunque - fosse il suo eroe. Scrisse che non sapeva se ci sarebbe riuscito, ma che ci avrebbe provato.
Ecco, nonostante in questo capolavoro dia più risalto ad altri personaggi - agli effetti, è la biografia del padre - il suo tentativo è riuscito alla perfezione.
Non si nasce GENI mica per niente.

lunedì 9 marzo 2015

6 marzo 2015

Zia Rosaria non apriva gli occhi da molti anni.
Sonnecchiava e si lasciava cullare dai figli, in quel limbo pieno d'amore in cui era finita, nel quale tutto sommato non stava male.
Un giorno percepì - lei che non capiva più nulla - che sua sorella dirimpettaia era stata male. Udì il suono dell'ambulanza, il pianto dei figli.
Ebbe un sussulto.
Elena, la più piccolina delle sue sorelle, era in fin di vita... E lei non avrebbe sopportato l'ennesimo atroce dolore.
Non a novant'anni.
In coma, in due letti diversi e in apparenza lontani, Elena e Rosaria smisero di vivere piano piano.
Finché oggi
Ho visto mia nonna Rosa, con il viso sorridente e rugoso delle ultime foto...
Più la guardavo, più sembrava mutare: i suoi capelli si scurivano, la testa tornava alta, la schiena dritta, quel portamento fiero...
Mi guarda, piega la testa leggermente di lato e ride. Poi appoggia un ginocchio a terra, con l'altra gamba si sostiene. Scende ad altezza bambino e allarga le braccia.
"Su, cosa state aspettando?? Venite ad abbracciare la mamma!"
Ed ecco le sue bambine correre a rotta di collo, attraverso "quel" tunnel, verso di lei.
Arriva prima la grande, com'è giusto che sia... Sprofonda in quell'abbraccio infinito, lascia che sua madre le asciughi le lacrime. Quanto tempo è passato!
Poi si voltano ed ecco arrivare lei, la bella Elena. Il sorriso più luminoso del mio universo...
Si abbracciano. Piangono.
È stato più facile del previsto.
C'era la loro mamma ad attenderle!