giovedì 30 marzo 2017

Romanticus Dei




La storia è quella di uno psicologo fuori dal comune, Martin Dei. Un giovane scienziato che tratta i casi più difficili della psicologia, quelli in cui questa scienza di per sé già molto complicata si sposa col paranormale. L'ambientazione è claustrofobica, la follia che passa da un personaggio all'altro è inquietante, il libro trascende l'idea per farsi denso davanti a noi. Sembra di vedere il sangue, gli occhi vitrei, l'amore struggente di un uomo che fa di tutto per salvare la donna che ama dalla follia/possessione da cui è afflitta mettendosi nelle mani di questo parapsicologo dal passato pieno di ombre e il futuro incerto. La storia incuriosisce molto e il finale non tradisce le aspettative.
Bel romanzo di un bravo esordiente. Lo consiglio.

lunedì 27 marzo 2017

Pastorale americana



Libro sconvolgente. La vita di un uomo che all'apparenza sembra perfetta, un uomo invidiabile, bello come il sole, ricco, atletico, marito di Miss New Jersey, incarnazione della perfezione e della magnanimità; gentile, moderato, mite, a suo modo semplice. La vita di un uomo, Levov soprannominato "Lo Svedese", un uomo per bene, corretto e onesto, vista da vicino, è stata il peggior incubo a cui abbia assistito. Raramente un libro mi ha angosciata tanto. La perfezione fatta a pezzi, senza un perché. La perfezione che non esiste. Insegnamento immenso: mai giudicare. Anche le vite che appaiono più ammirabili, che risultano quasi antipatiche se confrontate alle nostre, magari nascondono grandi dolori.
Un po' mi è sfuggita la morale della favola. Cioè, cosa ha fatto questo povero cristo per meritarsi tutto questo??

giovedì 23 marzo 2017

A proposito di Napoli




Oggi voglio spendere due parole a favore del sindaco di Cantù che è stato pesantemente attaccato per alcune espressioni forti utilizzate nei confronti di Napoli. Voglio dire innanzitutto che Napoli è una città che AMO, ci sono stata due anni fa e l'ho trovata di una bellezza sconvolgente, dal vivo toglie il fiato. La Spaccanapoli, i paesi ai piedi del Vesuvio, Pompei, la costiera Amalfitana con le isole che vengono a visitare da tutto il mondo. Gli stessi quartieri spagnoli nei quali mi avevano sconsigliato di addentrarmi mi hanno estasiato. Mi hanno fatto sentire dentro uno di quei film di Totò che hanno contribuito a rendere grande la nostra terra. Quell'odore di cibo per le strade, profumi e colori che nella grigia Pianura Padana possiamo solo sognare, mi è entrato nelle ossa e lì ci resterà per sempre. Napoli è una delle città più belle del mondo, forse la più unica. Non provano nemmeno a imitarla in uno di quei paradisi del kitch come Las Vegas, dove invece troviamo il Venezia con le gondole e i canali all'interno dell'hotel e il Bellagio con tanto di lago, perché Napoli è inimitabile. Però, c'è un però, e qui do ragione a Bizzozero: Napoli è tenuta di merda. Non è valorizzata per niente, sporca e imbrattata, interamente abbandonata a se stessa. Una perla data ai porci, quei porci che rappresentano perfettamente lo stato italiano. La nostra intera nazione è di una bellezza unica, piena di menti eccelse costrette a espatriare per non ritrovarsi a lavorare in un callcenter. La bellezza di Napoli non viene apprezzata da chi non riesce ad avere una visione più alta, proprio perché sporca e abbandonata alla pochezza degli italiani. Penso a Pompei, uno dei siti archeologici più antichi e incantevoli del mondo, ripenso ai calchi di valore inestimabile ammucchiati in un magazzinetto vicino all'uscita. Un gabinetto. Non ci meritiamo Pompei e non meritiamo Napoli. Meritiamo invece un viscido come Salvini che prima canta Napoli-merda-Napoli-colera ma poi ha bisogno di consensi anche laggiù, dove fortunatamente hanno memoria, e si proclama cittadino di Napoli! Salvini ti confermi un idiota. Bizzozero, sono con te.

lunedì 20 marzo 2017

Buon compleanno Michela

Chissà se lassù ricordate come noi, che ci aggrappiamo a tutto pur di trattenervi un poco, queste ricorrenze terrene. Nel giorno del tuo compleanno mi chiedo se senti il richiamo dei nostri pensieri, in questi giorni più intensi. Nascita e morte, due giorni del calendario che ci infliggono un dolore sottile, due porte che sono una, ingresso e uscita in questa breve passeggiata chiamata vita. Oggi siamo in tanti a pensarti, oggi più che mai so che mi senti. Per questo mi sforzerò di ricordarti radiosa, perché sei qui e non vuoi che io riviva la fine dei tuoi giorni. Quella non eri tu. Tu eri gioiosa e gentile, spensierata e graziosa, amorevole e solare.
Oggi avresti compiuto 43 anni.
Il tuo corpo non ha conosciuto la decadenza, le rughe, i capelli bianchi, la forza di gravità che appesantisce tutto, anche i sogni. Unica consolazione quando mi guardo allo specchio e mi chiedo in cosa mi sto trasformando; non conoscerai tutto questo.
"Come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno, come le rose", grazie De André.
Ciao rosellina mia, so che serve più a me che a te ma ho bisogno di dirlo: Miki, buon compleanno