mercoledì 26 aprile 2017

25 aprile




Dopo aver navigato giorni e giorni contro corrente, per restare fermo lì, in un luogo che riteneva sicuro, alla fine il cigno nero ha ceduto. Ha oltrepassato la piccola cascata/punto di non ritorno, forse per distrazione, forse per debolezza, forse per curiosità, forse per vanità, forse... perché lo voleva.
In ogni caso, il cigno nero si è arreso; ha
vinto il fiume.

martedì 18 aprile 2017

Romeo e Giulietta



Dopo un anno da Amleto, eccomi tornata a Shakespeare. Questa volta mi sono buttata sul classico dei classici, una delle storie d'amore inspiegabilmente più famose di tutti i tempi.
Avete udito bene, ribadisco inspiegabilmente!

Romeo e Giulietta, ecco, di cui non racconterò la trama conosciuta anche dai bambini, ma mi soffermerò, spoilerando alla grande, su ciò che mi ha colpito e divertito. Intanto, Romeo. Che gran piagnone. Il dramma inizia con lui disperato per amore. Pensavo conoscesse già Giulietta e si flagellasse per lei, invece no. Romeo si strugge per un'altra, Rosalina! Gli amici lo portano a una festa per aiutarlo a distrarsi, è proprio esaurito, povera stella, così pensano bene di portarlo a casa della famiglia nemica per eccellenza della sua quei mattacchioni. E un Montecchi in casa dei Capuleti, anziché starsene schiscio che sennò lo ammazzano, in cui viene inspiegabilmente tollerato, cosa fa? Dimentica all'istante la cara, vecchia Rosalina e si innamora perdutamente di Giulietta Capuleti che udite-udite... non ha ancora quattordici anni. Motivo per cui, scambiandolo forse per Big Jim, perde la testa per l'impavido Romeo, che il giorno dopo la sposa di nascosto, e che però prima di consumare il matrimonio ammazza un cugino di sua moglie - per vendicare un amico appena ammazzato da costui, in pratica è una carneficina - e viene per questo esiliato. Allora Giulietta per non sposare e donare la sua verginità al conte a cui suo padre vuol darla in sposa - dopo averla chiamata bag*scia e putt*na , vi giuro, la chiama proprio così, senza asterischi, per averle sentito dire che insomma, si sente un po' giovane per un simile passo - si finge morta prendendo un medicinale datole dal frate che ha ufficiato le nozze clandestine con Romeo, che le offre per qualche ora uno stato di morte apparente. Però quando si sveglia, accanto alla sua tomba trova il conte-quasi-marito morto accanto a un altro ben più caro morto, suo marito Romeo!, suicidatosi a causa dell'equivoco della morte apparente della sposina, e lei lo ama così tanto - lo conosce da ben 36 ore!- che si suicida anch'essa dandosi una pugnalata al cuore. Però poi le famiglie fanno pace, con buona pace di Shakespeare, che come in Amleto mi ha divertita da matti.