lunedì 26 giugno 2017

La sonata a Kreutzer



Conosco quella sonata, una delle meraviglie di Beethoven, grazie al violino di Giorgio e il pianoforte di Cristina. Ho rimandato per molto tempo la lettura del breve romanzo che ha ispirato Tolstoj e posso dire che questo era il momento giusto di leggerlo.
Beethoven e Tolstoj che si incontrano, roba da diventare pazzi.
Tolstoj che più che un romanzo scrive uno sfogo. Utilizza il personaggio di un uomo che ha ammazzato la  moglie, per lasciare passare in maniera non troppo celata la sua idea sull'amore, il suo disprezzo per il sesso, i suoi dubbi sull'istituzione matrimonio; questo libro è un'asprissima e articolata critica di una società in cui si sono persi i valori fondamentali.
Non condivido quasi per nulla il suo pensiero, però che racconto succulento. E quanti spunti di riflessione. Di certo non è come dice lui, che il sesso è un male e andrebbe utilizzato solo per procreare, ho una visione troppo femminile e liberale per accettare un simile pensiero. Però c'è senz'altro qualcosa che non va nella famiglia tradizionale. Lo si vede nei divorzi che si moltiplicano, nelle generazioni di bimbiminkia che stiamo partorendo. Questo voler ingabbiare un sentimento sublime e delicato in una convenzione sociale, forse è sbagliato. Anche il volerlo collegare tutti costi al sesso, forse è sbagliato. Perché amore e rapporti carnali dovrebbero andare di pari passo? Ma sono in piena confusione, non è proprio questo il momento per affrontare certe riflessioni.
Tolstoj ha utilizzato questo romanzo per esprimere il suo parere.
Forse un giorno farò la stessa cosa per esprimere il mio, o forse chissà, lo sto già facendo :-)

Da imparare a memoria

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere. 
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia... 
Allora sarà amore e non sarà stato vano aspettarsi tanto."
Pablo Neruda

giovedì 22 giugno 2017

Estate 2017

Ho amato tanto l'estate
quando il mio tempo non era che un bocciolo in fiore.
Non ondeggiava al vento
sopra uno stelo morbido,
si ergeva fiero ...
si atteggiava a infinito.
I petali erano saldi
oggi qualcuno si perde nel vento.
Eppure
l'estate quest'anno profuma di rinascita
come allora.
L'aurora boreale è apparsa nel mio cielo interiore
riflesso fatuo della mia adolescenza lontana
non perduta.
 Ieri è iniziata l'estate
e ho provato per lei l'amore di un tempo.

(GRAZIE BIRRA)

mercoledì 21 giugno 2017

Il posto più bello del mondo è da nessuna parte



Ha ragione Letizia, il posto più bello del mondo è da nessuna parte. Non si trova nel mondo, quel luogo, ma dentro di noi. Aggiungo che custodendo dentro di noi un universo unico e infinito e sconosciuto, non è certo facile trovarlo. E se per caso lo raggiungiamo - il più delle volte lo intravediamo - è un attimo perderlo.

Questo è un libro che purtroppo non si trova nelle librerie. Un libro che in pochi avranno la fortuna di leggere e io sono tra quelli, perché amica di un'amica dell'autrice. Questa nostra amica in comune, conoscendo la mia passione per la lettura, me lo ha prestato. Ho iniziato a leggerlo pensando di lasciarlo anche all'inizio se non mi avesse coinvolta, sono sempre un po' prevenuta con gli autori "sconosciuti" e invece, a differenza di molte altre esperienze con pubblicazioni self o di piccolissime case editrici, il libro mi ha letteralmente rapita. Innanzitutto per lo stile davvero fluente e maturo dell'autrice. A prescindere dalla storia, ciò che mi ha colpito sono stati i continui spunti di riflessione che ci pone pagina dopo pagina, e non si può ignorarli. Consiglio la lettura di questo testo proprio per fermarsi a riflettere su temi anche classici ma dal taglio molto attuale. Vivendo a Milano ho apprezzato alcune descrizioni dei luoghi - adoro la zona delle colonne di San Lorenzo - e della vita frenetica di noi milanesi. Mi sono affezionata ai personaggi. Mi sono arrabbiata, anche. Ho sofferto, mi sono sentita innamorata, sono rimasta delusa, insomma, un'esperienza emozionale che davvero consiglio.
Ringrazio Marcella, carissima amica, per avermi fatto conoscere questa brava autrice a cui auguro che i suoi libri invadano le librerie, al posto di certe imbarazzanti boiate altolocate
.